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venerdì 31 dicembre 2010

L'Unione Europea ha deciso: dal 2011 i cellulari si caricheranno viamicro-USB


A partire dal 2011 tutti i cellulari presenti sul mercato europeo dovranno essere compatibili con alimentatori micro-USB. L’ha deciso la Commissione Europea, dopo un lungo studio iniziato nel 2009. Se ne parlava da tempo, ma la notizia è stata ufficializzata solo oggi. L’idea è che creando uno standard per gli alimentatori si possano produrre meno rifiuti: un utente potrà ricaricare il telefono anche con l’alimentatore del telefono precedente.

Così facendo, in futuro, i produttori potranno anche tagliare i costi dell’alimentatore, che potrebbe diventare persino un accessorio opzionale. Nelle intenzioni della Commissione, inoltre l’alimentatore universale dovrebbe favorire l’interoperabilità e la concorrenza (specialmente per chi acquista molti alimentatori opzionali, come quelli da auto).

Sono molte le società che hanno garantito l’adesione allo standard e tra queste, in prima fila, c’è anche Apple. Ma come verranno implementati gli alimentatori micro-USB sui prossimi iPhone? Difficile immaginare una sostituzione delle porte dock: queste porte proprietarie rendono gli iPhone compatibili con moltissimi accessori, e Apple ha preso impegni precisi con le aziende che producono amplificatori con marchio “Works with iPhone”. Allo stesso modo è arduo immaginare la presenza di due porte su un dispositivo Apple, conoscendo la cura dedicata al design dai laboratori di Cupertino.

È più probabile che Apple includa nelle confezioni un piccolo adattatore dock-microUSB. Solo un anno fa, l’azienda aveva rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito: “Come abbiamo già detto in passato, abbiamo investito sull’Apple dock connector e questa iniziativa non ci obbligherà a cambiarlo. Le disposizioni daranno la possibilità ai produttori di offrire un adattatore che consenta la connessione con l’alimentatore universale”.

Le specifiche precise dell’alimentatore universale saranno diffuse dal Cenelec (European Committee for Electrotechnical Standardization) nei primi mesi del 2011.

[MelaBlog.it]

Apple, quali sorprese nel 2011?


Questa notte diremo addio al 2010. Che sorprese ci riserverà Apple nel 2011?
Vediamo insieme una lista delle cinque novità principali che ci riserverà il nuovo anno.

1. iPhone 5
I rilasci di iPhone da parte di Apple ormai hanno cadenza regolare e ci si può aspettare che anche questa volta il nuovo iPhone 5 venga presentato il prossimo luglio.
Aspettiamoci un’antenna migliorata, prestazioni superiori e capacità di memorizzazione aumentata (si spera).
Voci di corridoio hanno inoltre dichiarato che sarà possibile utilizzare l’iPhone per effettuare acquisti.

2. iPad 2
Del nuovo iPad 2 ormai tutti si aspettano una fotocamera frontale per l’utilizzo di FaceTime. Ormai tutti gli iDevice Apple ne sono provvisti e, quasi certamente, anche l’iPad.
Rumors trapelati in rete affermano, inoltre, che saranno presenti porta USB e Retina display. Anche per l’iPad 2 sono previste prestazioni superiori e maggiore capacità di memorizzazione.

1. Mac OS X 10.7
Annunciato al Keynote di Ottobre con una breve preview, in estate assisteremo al lancio del nuovo Mac OS X 10.7, conosciuto anche come Lion.
L’ultimo sistema operativo di casa Apple ci offrirà un’esperienza d’uso simile ai nostri iDevice con il nuovo Launchpad.
Durante la presentazione Steve Jobs ci ha fatto notare che le funzionalità presentate erano solo un assaggio: quelle presenti nella versione finale saranno maggiori.

1. Mac App Store
Il Mac App Store, il cui lancio è stato ufficializzato da Apple per il 6 Gennaio 2011, sarà compatibile anche con Snow Leopard.
Offrirà un sistema di acquisto e aggiornamento software proprio come quello presente sui sistemi iOS: un’ottima vetrina e un punto di raccolta centralizzato che ha contribuito al successo dei nostri iDevice.

1. Maggiore attenzione ad iOS
Dopo il rilascio di Lion, non aspettiamoci grandi novità nel corso del 2011 su Mac OS X. Apple si concentrerà sempre di più su iOS, considerandolo il sistema operativo principale. Attendiamo quindi nuovi rilasci di software iOS 4.X e persino iOS 5.
Questo articolo è stato tratto da ItaliaMac.it e vorrei aggiungerci iWork 11 o 12...

mercoledì 29 dicembre 2010

McAfee: il 2011 sarà l'anno nero dei virus per Mac OS

Nel suo rapporto annuale, McAfee prevede che gli sviluppi futuri degli attacchi informatica vadano nella direzione di Mac OS. Seconda la compagnia di antivirus, il sistema operativo di Apple ha raggiunto la “massa critica” che potrebbe metterlo in primo piano nel corso del 2011 per quanto riguarda la sicurezza informatica.

A parte il titolo allarmista, l’annuncio va preso con le dovute pinze; infatti sembra che ogni anno qualche compagnia preannunci attacchi verso sistemi operativi abitualmente tralasciati dagli hacker, come Linux o Mac OS X. È vero però che maggiore è la diffusione di un OS, maggiore attenzione attrae e questo si riflette in parte nel numero di virus malware in circolazione che lo prendono per bersaglio. È almeno quanto è scritto nel Threat Predictions Reportdi McAfee per il 2011.

È un credo comune presso gli utenti Apple che Mac OS X sia virtualmente invulnerabile ai virus. Questa false sicurezza è proprio ciò che rende i Mac più facile preda dei virus. La piattaforma Apple è stata, come la altre piattaforme d’altronde, facilmente bucata dagli hacker alle conferenze sulla sicurezza informatica. Quello che sembra aver protetto Mac OS X finora è prima di tutto la sua diffusione: troppo ridotta per giustificare il tempo e lo sforzo della creazione di virus su misura.

Ma con la crescente popolarità di Mac OS X, iPad e iPhone e con il prossimo rilascio di Mac OS X Lion, il centro di attenzione degli hacker, che tradizionalmente è costituito dai sistemi Windows, potrebbe cambiare. Allora un minimo di accortezza in più nella scelta delle password e nella navigazione potrebbe essere richiesta.

[via MelaBlog.it]

Un hacker sblocca un iPod nano 6G


James Whelton, sviluppatore ed hacker, sostiene di essere riuscito a bypassare il sistema di controllo del firmware del nuovo iPod nano e ad installare un hack piuttosto banale che crea uno spazio vuoto tra le icone delle applicazioni nella Springboard, come visibile nel video di apertura.
L’hack effettuato da Whelton si basa su un semplice tweak già disponibile per dispositivi iOS sbloccati. Il sistema operativo dell’iPod nano sembra essere infatti un ibrido tra il kernel delle precedenti generazioni di iPod nano e lo strato superiore di iOS, quello che si occupa dell’interfaccia grafica.
Whelton dice anche di aver scoperto nel firmware alcune configurazioni nascoste:
In alcuni file di configurazione del dispositivo compare il riferimento a Movies, TV Shows, Apps, Games, vCards, Calender, eventi ed altre cose interessanti come il blocco con password. Con il bypass che ho effettuato spero di poter abilitare queste applicazioni abbastanza presto. Sembra che il sistema operativo sia una rielaborazione del firmware presente nella precedente generazione dell’iPod nano.
Quanto sia promettente questo hack lo scopriremo nei prossimi giorni quando Whelton renderà pubblica la procedura per sbloccare il nuovo iPod nano.

[via MelaBlog.it]

Installato un firmware custom sull'iPod nano 6G


Dopo il video che mostrava un piccolo hack su un iPod nano 6G volto solo a dimostrare che era possibile modificare un file di configurazione bypassando i controlli del dispositivo, arriva oggi un nuovo video che mostra come sia addirittura possibile installare un firmware custom nel cuore del più piccolo dei dispositivi touch della Mela.

Steven Troughton-Smith ha trovato un modo per mettere il dispositivo in modalità DFU (Device Firmware Update) partendo dalla normale procedura che attiva la modalità diagnostica. Troughton-Smith ha modificato la popolare utility iRecovery utilizzata per il jailbreak dei dispositivi con sistema operativo iOS per funzionare con l’iPod nano ed ha installato un firmware rudimentale che non fa altro che avviare l’iPod nano con una schermata bianca.

All’apparenza può sembrare un inutile hack, ma è un enorme passo in avanti per installare nell’iPod nano firmware opportunamente customizzati o per effettuare un vero e proprio jailbreak del dispositivo ed installare applicazioni di terze parti.

[via MelaBlog.it]

martedì 28 dicembre 2010

WWF, il nuovo formato di file che non si può, assolutamente, stampare


Quelli del World Wildlife Fund, meglio noto come WWF, hanno creato un nuovo file, tipo PDF, che si chiama WWF. E’ un formato che rende impossibile stampare il file. Lo slogan è: Salva come WWF, salva un albero.
WWF, al momento è salvabile e leggibile solo su Mac, ma una versione Windows sta per arrivare.
Ecco un video che ci spiega perché dovremmo optare tutti per i file WWF e quanti alberi abbattiamo per stampare i PDF. Comunque la pensiate, un file che non si può stampare è un’idea interessante.



[via Gizmodo.it]

giovedì 23 dicembre 2010

SkyFire disponibile su App Store!


SkyFire dopo aver approdato con gloria su iPhone da oggi è disponibile anche su iPad. Gli sviluppatori come sappiamo bene hanno ricavato bei quattrini con la vendita di SkyFire su iPhone, ora ci provano con l’iPad, ci sarà lo stesso successo? Il tablet della mela, potrebbe diventare il tablet perfetto con SkyFire che permette di visualizzare qualsiasi sito in Flash.
L’applicazione costa 3,99 Euro, ed è disponibile da subito, quindi correte se l’aspettavate da tempo. SkyFire in presenza di un contenuto prodotto in Flash, ricodificare i contenuti Flash in HTML5, questo permette di visualizzare tutto il contenuto senza problemi su iPad.
La conversione da Flash a HTML5 richiedere un tempo di circa 15/30 secondi. Ricordiamo che SkyFire nei primi cinque giorni di vendite per iPhone registro 900 mila download al prezzo di 2,99 Euro cadauno.

[via ItaliaMac.it]

AirMediaPlayer, AirPlay anche su windows


Se non avete una Apple TV e non avete neanche un Mac sul quale utilizzare AirPlayer, ma volete ugualmente provare lo streaming video offerto da AirPlay tramite il vostro iPhone, iPod touch o iPad potete utilizzare un PC.

AirMediaPlayer è infatti un’applicazione per Windows che permette di visualizzare sullo schermo di un PC i video inviati tramite AirPlay da un dispositivo dotato di sistema operativo iOS 4.2.

Nel video di apertura viene mostrato un filmato inviato in streaming da un iPad ad un portatile Dell sul quale è stato installato AirMediaPlayer, una soluzione molto pratica per chi ha già un Home Teather PC basato su Windows e vuole sfruttare le funzionalità offerte da AirPlay.

Nel frattempo Erica Sadun ha effettuato un altro esperimento riuscendo addirittura a trasmettere in streaming lo schermo del proprio Mac su una Apple TV utilizzando l’applicazione AirFlick e una procedura analoga a quella utilizzata per trasmettere i DVD sulla Apple TV.

[via MelaBlog.it]

Steve Jobs personaggio dell'anno per il Financial Times (e per Obama)


Il Financial Times ha nominato Steve Jobs personaggio dell’anno, affermando che l’introduzione dell’iPad abbia consolidato le fortune di Apple. L’autorevole rivista considera la tavoletta made in Cupertino il culmine della strategia di Steve Jobs, una strategia affinata nel corso della sua carriera.

“Quando Steve Jobs divenne celebre, era ancora più giovane di quanto lo sia oggi Mark Zuckerberg. Molto prima di quando fosse popolare essere dei “nerd”, il suo ruolo formativo nella popolarizzazione dei personal computer e l’ingresso di Apple a Wall Street lo resero la prima rock star dell’industria tecnologica (…) Oggi, a tre decadi di distanza, ha consolidato il suo ruolo tra i titani della West Coast, avendo fatto molto per plasmare il mondo in questo nuovo millenio”.

Questo non è l’unico riconoscimento prestigioso ricevuto da Jobs in questi giorni. Al CEO di Apple avranno fatto piacere anche le parole del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che in un recente discorso l’ha definito un esempio di “Sogno americano”:

“Celebriamo persone come Steve Jobs, che hanno creato due o tre prodotti rivoluzionari. Ci aspettiamo che quelle persone diventino ricche, ed è una cosa buona. Non vogliamo essere quell’incentivo, questo è parte del libero mercato”.

Un bel regalo di Natale per il tanto amato (e da alcuni odiato) papà di Apple.

[via MelaBlog.it]

La CIA crea una task force specificatamente su WikiLeaks


La Central Intelligence Agency ha creato una nuova task force dedicata ad analizzare l’impatto di WikiLeaks sulle relazioni internazionali e le operazioni delle agenzie degli Stati Uniti d’America. Il nome di questo gruppo è WikiLeaks Task Force il cui acronimo, curiosamente, diventa WTF.
Gli ufficiali della CIA dicono che hanno già fatto un “inventario esteso” di tutte le informazioni diffuse da WikiLeaks fino ad ora. La task force è guidata dal Counterintelligence Center della Cia, cioè il centro di controspionaggio, ma ha “più di due dozzine di membri che arrivano da altri dipartimenti dell’agenzia”.

[via Gizmodo.it]

mercoledì 22 dicembre 2010

Amazon ha venduto 8 milioni di Kindle nel 2010


Pare che Amazon abbia venduto, solo quest’anno, 8 milioni di Kindle, il 60 per cento in più rispetto alle previsioni degli analisti e contro i 2,4 milioni dello scorso anno. Un vero e proprio boom. A riportare la notizia, che Amazon non ha voluto commentare, è la nota testata economica Bloomberg che aggiunge:
“Le vendite di Amazon dimostrano che il mercato degli e-reader stand-alone sta crescendo anche se Apple alimenta la domanda di tablet iPad che permettono agli utenti di leggere libri, guardare video e svolgere compiti da computer. Apple, che ha base a Cupertino, in California, dal debutto del tablet avvenuto ad aprile fino a settembre, ha venduto 7,46 milioni di iPad “.

[via Gizmodo.it]

Microsoft rilascia la piattaforma Office nel Chrome Store


Il Chrome Store ha una nuova e interessante applicazione disponibile per il browser, e si tratta niente di meno che della suite Microsoft Office.

In pratica si tratta di un collegamento diretto con la piattaforma Office online office.live.com , che consente di creare documenti e offre un limite di 25 GB di spazio per utente.

Tramite questa estensione potrete quindi accedere in pochi secondi dal vostro browser Google Chrome ai servizi online di Office : Microsoft Word, Excel, PowerPoint e OneNote.

Vi ricordo che per utilizzare i servizi di Office sul web è necessario disporre di un Windows Live ID attivo.

Chrome, nonostante sia il browser di più recente immissione nel mercato sta compiendo passi da gigante e raccogliendo le preferenze degli utenti, grazie anche alle interessanti estensioni come questa di Office e molte altre.

Link: Office per Chrome

[via Gekissimo.net]

martedì 21 dicembre 2010

AirFlick, trasmettere i video dal Mac alla Apple TV


Erica Sadun sta esplorando tutte le possibili combinazioni di utilizzo della tecnologia AirPlay introdotta da Apple con iOS 4.2. Dopo aver scoperto le API private che permettono di abilitare lo streaming di video da qualunque applicazione iOS di terze parti verso una Apple TV attraverso AirPlay, ha realizzato un’applicazione per Mac OS X chiamata AirPlayer (precedentemente recensita) che permette di visualizzare i video inviati da un iPhone, iPod touch o iPad, sul Mac, sfruttando il protocollo di AirPlay.

Per chiudere il giro la Sadun ha realizzato anche un’applicazione per Mac OS X chiamata AirFlick che permette di trasmettere video o audio in streaming da un Mac ad una Apple TV utilizzando sempre AirPlay, come potete vedere nel video di apertura.

AirPlayer ed AirFlick possono essere utilizzati contemporaneamente, con il primo che riproduce i video inviati dal secondo, magari utilizzando un Mac Mini come mediacenter ed un MacBook per l’invio dei contenuti. Tra l’altro AirPlayer è stato aggiornato per supportare anche la visione in full-screen.

Entrambe le applicazioni, scaricabili a questo indirizzo sono solo delle versioni alpha, ma permettono di capire quali siano le potenzialità di questa tecnologia che Apple potrebbe gradualmente rilasciare in modo ufficiale.

[via MelaBlog.it]

Il 6 gennaio chiude la sezione download del sito Apple


Se ce ne fosse bisogno, ecco la prova che a Cupertino fanno le cose sul serio quando parlano di Mac App Store. Il giorno del suo debutto, il prossimo prossimo 6 gennaio, verrà contestualmente chiusa la sezione dedicata ai download di Mac OS X sul sito Apple.
Per annunciare la novità è stata diramata una mail agli sviluppatori che, tradotta per comodità in italiano, recita:

Grazie per aver contribuito a fare della pagina dedicata ai download di Mac OS X una grandiosa meta per le app che offrono agli utenti modi innovativi di giocare, lavorare, imparare e creare sul proprio Mac.Recentemente abbiamo annunciato che il 6 gennaio 2011 aprirà il Mac App Store in tutto il mondo, cosa che ci permetterà di fornirvi una eccitante, nuova opportunità per raggiungere milioni di acquirenti. E’ dall’introduzione dell’App Store nel 2008 che sperimentiamo un incredibile supporto dagli sviluppatori ed una risposta entusiastica dagli utenti. Ora intendiamo portare l’esperienza rivoluzionaria dell’App Store su Mac OS X.Poiché riteniamo che il Mac App Store diverrà la meta preferita degli utenti per scoprire, acquistare e scaricare le vostre applicazioni, cesseremo di offrire app sulla sezione dedicata ai download di Mac OS X. A partire dal 6 gennaio, invece, reindirizzeremo gli utenti per scoprire la gamma di app disponibili sul Mac App Store.
Se di primo acchito la faccenda desta sorpresa (soprattutto perché la sezione download esiste da quando chi scrive ha effettuato lo switch), d’altro canto è una mossa prevedibile e perfettamente logica. Con un bazar in stile Apple pieno di sfavillante software pronto per l’acquisto, mantenere in vita quella parte di sito non avrebbe avuto semplicemente alcun senso.

Apple rimuove l’app di Wikileaks dall’App Store: perché?


Guardando la foto, vedete niente di offensivo? O di contrario al comune senso del pudore? Per come la vediamo noi è solo un’applicazione di Wikileaks che intende rendere più accessibili agli utenti iPhone i documenti che il sito diffonde già sul web tramite i suoi canali tradizionali. Perché Apple ha deciso di rimuoverla?
Per la verità, Wikileaks è un argomento decisamente scottante, al momento, e questa era l’applicazione non ufficiale che costava 2 dollari.
La descrizione dell’applicazione recitava: “L’applicazione Wikileaks dà accesso istantaneo alla fuga di documenti top secret più vasta del mondo e ad altri documenti governativi confidenziali. Adesso potete avere tutti i materiali di Wikileaks facilmente sul vostro iPhone”.

E’ il tentativo di guadagnare denaro da informazioni gratuite, quando l’organizzazione che le diffonde ha una natura no-profit che potrebbe essere alla base della decisione di Apple di rimuovere l’applicazione. Oppure, è bastato il fatto che riguarda, come abbiamo detto, un argomento scottante per far decidere ad Apple di tenersene alla larga, come spesso fa in casi del genere.

[via Gizmodo.it]

Decreto Pisanu, DDL per abrogarlo ma tanto scade il 31/12


Arriverà prima il calendario o la legge tardiva che cancella l’orribile restrizione più unica che rara?
La penitenza di questi ultimi 12 mesi di proroga del decreto Pisanu sta per scadere, esattamente tra 265 ore (come si vede accanto).

La legge che impediva agli utenti di Internet di andare online senza dover farsi fotocopiare arcaicamente un documento d’identità (come succede nel resto del mondo civilizzato) è arrivata al capolinea, è stata reiterata fin troppo negli anni con il decreto Milleproroghe.
Però lo scorso 5 novembre il ministro Roberto Maroni aveva annunciato l’intenzione di eliminare le “forti restrizioni” all’accesso ad Internet da reti pubbliche, abbiamo gioito tutti.
Finalmente si vede qualcosa di concreto, ovvero il disegno legge S.2494 presentato al Senato e pronto a percorrere il suo iter burocratico. Leggiamo nell’articolo 3 che si vuole abrogare la legge 155 del 31 luglio 2005, seppur citando solamente “l’accesso ad internet (minuscolo) attraverso tecnologia senza fili”.
Inoltre si spera che le intenzioni di istituire un sistema più semplice per mantenere la sicurezza della rete vada giustamente nel dimenticatoio.
Si fa notare che si tratta solo di un disegno legge. Chissà quanto tempo sarà necessario all’approvazione? Aspettiamo un parere legale più certo ma il decreto Pisanu, se non rinnovato, non sarà comunque più valido dal primo gennaio 2011, appunto tra 11 giorni ed 1 ora.


[via SetteB.it]

domenica 19 dicembre 2010

MacBook Air

Ieri sono andato a vedere questa meraviglia di computer! è fantastico!

VMware Fusion vs Parallels Desktop - Recensione dei due software e considerazioni generali


Oggi ho letto un articolo su MelaBlog.it il cui tema è: È meglio Fusion o Parallels?;
MelaBlog.it ha inoltre pubblicato i risultati dei test condotti dalla rivista MacTech e riporta: “Dalle loro analisi sembra che le performance di Parallels siano sempre superiori a quelle di VMWare Fusion. Parallels sembra vincere, in particolare, quando abbiamo a che fare con il rendering grafico tridimensionale. Sono stati effettuati moltissimi test sulle performance e Parallels ha vinto il 60% delle sfide con performance superiori al 10%, e un altro 23% con performance di poco superiori alla concorrenza”.
Nella restante parte dell’articolo ha promosso molto Parallels così tanto da farmi chiedere se VMware, l’applicazione che uso io, sia davvero così scadente, beh fidatevi, Fusion è ottimo, ma spiego meglio...

Dopo questo breve riassunto introduzionale voglio esporvi le mie opinioni personali su Parallels e Fusion.
Da come avrete capito io utilizzo Fusion e non avevo mai provato Parallels, così che oggi ho deciso di cercare qualcosa online (a buon intenditor poche parole!) . Dopo uno stressante download e una lunga installazione sono riuscito a provarlo e come primo impatto niente male ma si nota subito che è, come dire, da utenti Windows; nel senso che forse come performance è il massimo ma per quanto riguarda l’usabilità è davvero pessimo! Credete a me.
Se anche voi come me usate Fusion conoscete sicuramente la funzione Unity, questa funzione è presente, ovviamente non sotto questo nome, anche in Parallels ma lascia molto desiderare le finestre di windows 7 integrate nell’ambiente di Mac OS vanno tutte a scatti e non è affatto gradevole.
Un’altra considerazione che è d’obbligo fare è il fatto che è molto più pensate sia dallo spazio che occupa sull’Hard Disk che quello nella RAM; nei successi avvii il Mac (il mio è un iMac 20”) risulterà molto lento. Invece un vantaggio, abbastanza banale, è il poter scaricare direttamente dell’interfaccia il sistema operativo Google Chrome OS.

Tutto sommato Parallels è un ottimo programma per questo vi consiglio di provarli tutti e due e poi scegliere quello che fa per voi, a fondo articolo vi ho allegato un link dove ci sono le istruzioni per installare Parallels

Link: http://esoft.in/applications/329613-parallels-desktop-6-final.html

Fonti: MelaBlog.it ed esperienze personali.

venerdì 17 dicembre 2010

Skyfire - Flash anche su iPad, iPhone e iPod Touch


Come annunciato circa un mese fa, gli sviluppatori di Skyfire, il browser che permette di visualizzare contenuti in Flash su dispositivi dotati di sistema operativo iOS, hanno rilasciato una versione espressamente dedicata all’iPad, attualmente in fase di approvazione per la pubblicazione sull’App Store.

In realtà il browser non riproduce i contenuti in Flash, ma si limita a visualizzare i video già convertiti dai server di Skyfire in un formato supportato da iOS. Questa soluzione ha permesso all’azienda di ottenere senza problemi da Apple l’approvazione della versione per iPhone del browser, ma nello stesso tempo ha comportato picchi di traffico sui server che l’hanno costretta a rendere disponibile l’applicazione a singhiozzo, in modo da avere il tempo di adeguare l’infrastruttura.

Al momento non è noto quando Skyfire per iPad sarà ufficialmente rilasciato sull’App Store ed a quale prezzo, ma segnaliamo che la versione per iPhone è attualmente disponibile a 2.39 €

[via MelaBlog.it]

mercoledì 15 dicembre 2010

AirPlayer, AirPlay sul Mac come fosse una Apple TV


Erica Sadun, che senza mezzi termini potremmo definire mamma hacker, dopo aver passato diversi giorni a fare reverse engineering delle varie componenti di AirPlay, non solo è riuscita a scovare le API nascoste che permettono di abilitare l’utilizzo dello streaming video anche nelle applicazioni di terze parti, facendo in qualche modo strappare a Steve Jobs la promessa di renderle presto liberamente disponibili, ma ha addirittura implementato AirPlayer un’applicazione che permette di utilizzare AirPlay sul Mac come fosse una Apple TV.

Come visibile nel video qui sopra, l’utilizzo è molto semplice, basta installare sul Mac l’applicazione AirPlayer, scaricabile a questo indirizzo, e premere il pulsante che avvia il servizio. A questo punto qualsiasi dispositivo dotato di iOS 4.2 sarà in grado di vedere tra i dispositivi a cui inviare gli stream AirPlay il vostro Mac che in un attimo assolverà la stessa funzione presente nella Apple TV.

L’applicazione è solo un proof of concept che dimostra la fattibilità del progetto, ma funziona veramente e potrebbe tornare utile a chi vuole sperimentare questa funzionalità prima di decidersi ad acquistare una Apple TV o per chi magari ha un Mac Mini e lo vuole utilizzare come Home Theater PC.

[via MelaBlog.it]

sabato 11 dicembre 2010

ItaliaMac riporta la prima vera recensione senza fini di Marketing: Daun iPhone 3G ad un iPhone 4. Un salto incredibile.


Di seguito vi riporto l’intero articolo pubblicato oggi su ItaliaMac.it, la prima vera e propria recensione dell’iPhone 4 da un punto di vista differente e senza scopi di Marketing; questo articolo smentisce molti di alcuni dei più lamentati “problemi” di questo smartphone, spero sia utile a tutti per fare un po di chiarezza. Buona lettura

Articolo di: Andrea Parisi
Quasi 2 anni fa ho firmato un contratto con un gestore telefonico che mi ha dato l’opportunità di possedere un iPhone 3G al costo di una tantum mensile. Nei mesi successivi è arrivato l’iPhone 3GS che portava numerose migliorie ma non cambiava di molto l’utilizzo del mio affidabile 3G. iPhone 4 arriva nel 2010 ed è subito un successo ma, molti puntano il dito sull’antenna, sul vetro posteriore, sull’alluminio che potrebbe ossidarsi. Tanti elogi e tante lamentele per lo smartphone più potente della sua categoria che, mi hanno portato ad attendere prima di acquistarlo. In questo mese, ho avuto l’opportunità di avere un iPhone 4 grazie ad un contratto business e oggi voglio descrivervi le mie impressioni d’uso dopo un’intensa settimana.
La confezione è sempre stata una parte importante per ogni prodotto Apple; Steve Jobs afferma che l’azione di “sconfezionamento” è la prima esperienza utente che rilascia un forte imprinting sul futuro utilizzo dello strumento, che sia un computer, un tablet o uno smartphone. Quella dell’iPhone 4 non fa eccezione, semplice, piccola e ben studiata; oltre al telefono si troverà anche la piccola chiave che serve per tirar via il supporto della microsim, una piccola guida e i soliti adesivi.
L’Antenna e il caso che non esiste.
La prima operazione che ho fatto è stata quella di mettere il dito nel punto nevralgico; la tacca nera in basso a sinistra, là dove tutti hanno imputato ad Apple, il cosiddetto Deat Grip, ovvero la perdita del segnale. Voglio ricordarvi che abbiamo discusso di questo “difetto” per moltissimo tempo, anche la televisione di stato ha speso 30 secondi per informarci del problema [link youtube], fino a che Jobs non ha posto fine alla diatriba con una conferenza stampa, paragonando l’iPhone 4 agli altri dispositivi e dimostrando che il problema esiste su tutti i device. La mia esperienza è positiva, quindi, non lamento la perdita del segnale; anzi in alcuni casi la ricezione è migliore del mio iPhone 3G.
Difetti d’assemblaggio.
Molti hanno imputato ad Apple e alla FoxConn, azienda che assembla gli iPhone 4, di essere superficiali sulla costruzione del device, dando priorità alla quantità e non alla qualità. Tante sono state le lamentele pubblicizzate: vetro anteriore con degli aloni arancio, l’alluminio laterale che diventava nero o si ossidava; pulsanti del volume montati al contrario, ecc… insomma, difetti che si potevano evitare se si fosse avuta l’accortezza di puntare sulla qualità; di contro, pochi hanno menzionato che circa l’1% di utenza lamentava questi difetti. Nel mio caso posso dirvi che trovo l’iPhone 4 uno smartphone che non ha eguali, rifinito in ogni dettaglio, ben studiato, robusto e con un peso non indifferente ma, che rilascia la sensazione di avere un oggetto serio tra le mani e non un telefono qualsiasi.
Impressioni d’uso.
iPhone 4 è una “scheggia”! La prima caratteristica che mi ha colpito è stata la prontezza del dispositivo, esegue i comandi senza attendere troppo, lancia le App velocemente, anche quelle più impegnative. Il multitasking (che su iPhone 3G non esiste) è utile anche se impegna il sistema consumando batteria e, probabilmente, non è indispensabile su un device mobile veloce come iPhone 4. La fotocamera è straordinaria soprattutto per immortalare paesaggi ma, per fotografare oggetti in movimento non è l’ideale, infatti, come per il 3G, non sono contentissimo ma, ho uno smartphone non una macchina fotografica. Al tatto, il vetro anteriore e posteriore sembrano diversi rispetto a quelli del mio vecchio iPhone ed anche la sensibilità è migliorata; inoltre la tanto decantata fragilità del device è solo una “bufala“, in quanto entrambi i vetri sono molto resistenti; ovviamente se cade a terra, come altri molti dispositivi, potrebbe riportare danni, per questo vi consiglio di abbinare una “bumper“. Il display retina è meraviglioso, è, senza dubbio, il punto di forza del device di Apple. Spendo 2 parole sulla batteria che, finalmente, oggi mi dura più di 2 giorni; logicamente il mio utilizzo è prettamente business, quindi telefonate, mail e internet; le Game App assorbono più energia, quindi, il tempo sarebbe inferiore e, ad oggi, non posso darvi una valutazione adeguata.
Conclusioni.
Ci sono tante altre caratteristiche che mi hanno lasciato molto contento ma è superfluo citarle; i punti che ho analizzato sono quelli che portano all’acquisto di un’iPhone 4. Continuo a sentire in giro che lo smartphone di Apple ha problemi di ricezione, che è fragile nel retro, che la batteria si rompe spesso e non si può sostituire; non è vero niente! iPhone 4 è un’ottimo dispositivo e se pensate di attendere l’arrivo di iPhone 5 o 4X sbagliate, perché Apple non sostituirà così facilmente questo device rendendolo “obsoleto” in così poco tempo o per lo meno, potrebbe migliorare alcuni accorgimenti come sostituire la porta a 30Pin con la standard mini-USB. Tirando le somme sono molto contento dell’iPhone 4, l’autonomia è migliorata, la ricezione è straordinaria e la qualità del device è il top di gamma.

[via ItaliaMac.it]

venerdì 10 dicembre 2010

Incisione sull'iPad anche in Italia


Apple ha finalmente introdotto anche in Italia l’incisione laser gratuita per gli iPad acquistati su Apple Store. Se avete in programma di regalare un iPad, l’incisione laser può essere un modo originale di personalizzare il prodotto, magari abbinato a una delle idee regalo per Natale suggerite da Melablog.

Inserire un’incisione è semplicissimo: come già avviene per la gamma iPod basta scegliere il modello da acquistare e inserire il testo nelle due righe disponibili. Se non si desidera incidere l’iPad basta lasciare vuoto lo spazio.

Si può acquistare un iPad a partire da questa pagina di Apple Store. È bene sottolineare che i prodotti Apple personalizzati con un’incisione non godono del diritto di recesso nei 30 giorni successivi all’acquisto.

[via MelaBlog.it]

giovedì 9 dicembre 2010

Mac OS X Lion: alcuni mockup del nuovo Finder


Tra le novità presenti in Mac OS X Lion, il cui rilascio è previsto per l’estate 2011, oltre a Mission Control e LaunchPad ce ne saranno molte altre mutuate direttamente da iOS, come ad esempio il Mac App Store. In quest’ottica, un Finder superaccessoriato è la TotalFinder appare grossolano e pesante: piuttosto, è probabile che il File Manager con la mela sia rivisto profondamente e declinato secondo la nuova tendenza. Ecco alcuni mockup pescati da Dribbler per discutere insieme della cosa.

Una cosa è certa, dopo anni di nuove feature costruite su una base più o meno stabile nel tempo, siamo ora di fronte ad una brusca virata e all’implementazione di nuovi concept, se non ad un cambio di paradigma. Sappiamo già che Mac OS X 10.7 erediterà da iOS lo scrolling inerziale, e che a livello utente potrebbe non esserci più differenza tra app aperte e chiuse, in questo caso rubando all’iPhone l’AutoSave e il ripristino automatico delle app al lancio.

In uno di questi mockup, il Finder assume un aspetto più dark grazie all’impiego di elementi grafici provenienti dai menu e dalle cartelle iOS, unite a thumbnail più grandi per un’anteprima più rapida. Il sistema potrebbe occuparsi di creare categorie automatiche dei contenuti del computer, e la nuova barra del titolo è stata riveduta per occupare meno spazio.

In un altro mockup, le cartelle assumono la forma di pile d’elementi, la cui anteprima potrebbe animarsi al richiamo d’un semplice gesture con modalità simili a quanto visto su iPad.

E che dire di questo Finder con divisione automatica delle app per categoria? Forse un po’ troppo caotico, e per certi versi troppo ispirato allo Start Menu di Windows.

A occhio, un buon 20% di quanto visto sin qui ha ottime possibilità di essere implementato in qualche maniera nella prossima revisione del Sistema Operativo Apple.




[via MelaBlog.it]

Google Android - 300.000 attivazioni al giorno


Dati che fanno rabbrividire anche il colosso Apple, che piano piano sta vedendo diminuire il successo dell'iPhone a favore di Android, infatti secondo quanto dichiarato da Andy Rubin, il dirigente di Google, il sistema operativo per dispositivi mobili Android registra oltre 300.000 attivazioni ogni giorno.

Successo di gran lunga oltre le previsioni, infatti lo scorso febbraio Google ipotizzava circa 60.000 nuovi dispositivi attivati con Android al giorno, ma grazie alla funzionalità e all' efficienza del sistema, oltre alle tantissime nuove applicazioni e aggiornamenti , Android si è ritagliato in poco tempo un ruolo importante nel mercato della telefonia, e sono sempre più i nuovi modelli di smartphone, come quasi tutti gli HTC, ma anche Samsung, Ericsson e altri che commercializzano i loro prodotti con il software di Google preinstallato.

Inoltre a favore di Android c'è il prezzo, infatti sono in commercio dispositivi basati su questo sistema di tutte le fasce di prezzo, dai 100 agli oltre 600 euro, mentre l' iPhone non tutti possono permetterselo, o non tutti hanno intenzione di spendere cifre così alte per un telefono.

Chissà se adesso con l'uscita di Windows Phone 7 le cose cambieranno....

lunedì 6 dicembre 2010

Megaworld - Nuovi servizi per l'hosting e non solo


La società che ha lanciato i due famosissimi servizi Megavideo e Megaupload , rispettivamente per il videosharing e filesharing, che deve in realtà molto del successo dei due portali al fatto che ospitano materiale coperto da copyright, ha introdotto una nuova e interessante gamma di nuovi servizi per differenziarsi dagli altri sistemi di hosting e offrire agli utenti tantissimi utili strumenti.

Il progetto si chiama Megaworld e in pratica è il portale che raccoglie tutti i servizi offerti per tutte le necessità, infatti oltre a Megavideo e Megaupload ora sono nati Megalive per lo streaming in diretta, Megabox per caricare intere librerie musicale e playlist, Megapix per caricare foto su internet e tanti altri, compreso Megaclic per le pubblicità online.

Ma non finisce qui, infatti sono ancora in fase di sviluppo due altri servizi che verranno lanciati nel 2011, Megamovie , un marketplace per i film e le serie TV trasmesse dove saranno i creatori e i licenziatari di contenuti a caricare il materiale, e Megabackup , un software che permetterà il backup di tutti i tuoi dati e recuperarli in caso di bisogno.


Quindi il gruppo Mega si appresta a diventare uno dei provider di servizi online più grandi e in più rapida crescita, visto che può vantare già oltre 45 milioni di utenti al giorno.

Per iniziare a provare i nuovi servizi di Megaworld è sufficiente creare un account su un qualsiasi sito Mega e potrà essere utilizzato anche per tutti gli altri siti Mega, quindi se ne avete già uno potete accedere con quello.

Link: Megaworld.com

venerdì 3 dicembre 2010

Paolo Attivissimo: Boot veloce di Windows 7 battuto da Linux


Ho appena comperato un netbook (niente di speciale, un Samsung N150 Plus) con su Windows 7 e l'ho reso dual-boot con Linux (Ubuntu Netbook Edition). Poi ho fatto un paio di prove molto informali di “partenza da fermo”, ossia l'accensione del netbook con caricamento del Writer di OpenOffice.org, che per me è il caso standard di lavoro: il gesto informatico che corrisponde al tirar fuori il taccuino e la penna per poter cominciare a produrre.

Ubuntu e Writer sono pronti in 47 secondi. Windows 7 ci mette 48 secondi solo per partire e poi carica Writer: tempo totale, 1 minuto e 54 secondi. In entrambi casi ho attivato l'autologin. Tutto questo senza tentare ottimizzazioni in entrambi i casi (disabilitando l'auto updater di Java e Acrobat Reader ho ridotto l'avvio di Windows 7 a 1:40, ma il distacco è sempre forte). Niente male per un sistema operativo open source e non ottimizzato.

Linux batte Windows 7 anche nell'altra operazione essenziale di un computer mobile: lo spegnimento veloce. Linux, con Writer aperto, si spegne in 8 secondi. Lo shutdown di Windows 7 nelle stesse condizioni richiede 21 secondi: un tempo accettabile, ma comunque quasi tre volte più lungo.

Però Windows 7 si prende una rivincita: va in standby istantaneamente e ne esce in 7 secondi. Anche Linux va in standby immediatamente, ma non ne esce: s'impalla. Forse è un difetto risolvibile, ma volevo fare un confronto alla pari, senza tweaking e lunghe ricerche in Rete per trovare una possibile soluzione. Ho già perso abbastanza tempo per trovare come disabilitare l'orrida interfaccia Unity di default di Ubuntu Netbook Edition e ripristinare quella standard che non m'ingabbia.

È divertente, ma anche un po' sconsolante, notare come un sistema operativo che non ha alle spalle un colosso come Microsoft o Apple riesca a fornire prestazioni paragonabili o superiori a quelle del software commerciale. La questione dei tempi di boot, inoltre, non è puramente accademica: è forse la chiave del successo dei tablet e degli smartphone. Nonostante le loro limitazioni di altro tipo, sono pronti subito, cosa essenziale per chi li usa mentre è in movimento.

[via Paolo Attivissimo]

mercoledì 1 dicembre 2010

Video mozzafiato! guardate!

Mentre consultavo il forum di youCanon.it mi sono imbattuto in un post dove un utente segnalava un video lo guardato e sono rimasto a bocca aperta...!
Vi consiglio di vederlo...
Buona Visione


Jailbreak per WP7 eliminato con una sola telefonata da parte diMicrosoft


Il problema del Jailbreak non è solo di Apple, infatti anche Microsoft dopo la presentazione di WP7 ha dovuto rimboccarsi le maniche per combattere contro i produttori di software in grado di sbloccare i terminali dotati di questo sistema operativo. Fino a qualche ora fa era disponibile ChevronWP7, un software per sbloccare i terminali Windows, ma con una telefonata Microsoft ha fatto scomparire tutto.

Rafael Rivera, Chris Walsh e Long Zheng, gli autori del tool, tramite il loro sito hanno fatto sapere di essere stati contattati da Brandon Watson, direttore per l’esperienza sviluppatori di Windows Phone 7 ed invitati ad eliminare il tool. ChevronWP7 permetteva d’installare applicazioni senza passare dal Marketplace, restando quindi fuori del controllo di Microsoft.

I due autori sembra abbiamo accettato l’offerta di collaborazione di Microsoft, ma non è escluso che sia stato qualche compenso economico a spingerli ad eliminare subito il tool.

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