Ubuntu e Writer sono pronti in 47 secondi. Windows 7 ci mette 48 secondi solo per partire e poi carica Writer: tempo totale, 1 minuto e 54 secondi. In entrambi casi ho attivato l'autologin. Tutto questo senza tentare ottimizzazioni in entrambi i casi (disabilitando l'auto updater di Java e Acrobat Reader ho ridotto l'avvio di Windows 7 a 1:40, ma il distacco è sempre forte). Niente male per un sistema operativo open source e non ottimizzato.
Linux batte Windows 7 anche nell'altra operazione essenziale di un computer mobile: lo spegnimento veloce. Linux, con Writer aperto, si spegne in 8 secondi. Lo shutdown di Windows 7 nelle stesse condizioni richiede 21 secondi: un tempo accettabile, ma comunque quasi tre volte più lungo.
Però Windows 7 si prende una rivincita: va in standby istantaneamente e ne esce in 7 secondi. Anche Linux va in standby immediatamente, ma non ne esce: s'impalla. Forse è un difetto risolvibile, ma volevo fare un confronto alla pari, senza tweaking e lunghe ricerche in Rete per trovare una possibile soluzione. Ho già perso abbastanza tempo per trovare come disabilitare l'orrida interfaccia Unity di default di Ubuntu Netbook Edition e ripristinare quella standard che non m'ingabbia.
È divertente, ma anche un po' sconsolante, notare come un sistema operativo che non ha alle spalle un colosso come Microsoft o Apple riesca a fornire prestazioni paragonabili o superiori a quelle del software commerciale. La questione dei tempi di boot, inoltre, non è puramente accademica: è forse la chiave del successo dei tablet e degli smartphone. Nonostante le loro limitazioni di altro tipo, sono pronti subito, cosa essenziale per chi li usa mentre è in movimento.
[via Paolo Attivissimo]
Nessun commento:
Posta un commento